7 Giugno

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  1. Julien Gautier
     
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    Faceva davvero caldo quel giorno.
    Non passavano molti clienti la mattina. I soliti volti conosciuti che prendevano un caffè prima di andare a lavoro.
    Julien poteva permettersi di sedersi al suo tavolo preferito e addirittura di scrivere qualcosa.
    Quel tavolino in penombra era quasi nascosto dietro il paravento che conduceva alla scala a chiocciola per il piano superiore, un balconcino con qualche tavolo.
    Sentendo il campanello accanto alla porta suonare silenziosamente, Julien alzò gli occhi dal foglio quasi immacolato, se non per un paio di righe di parole che già considerava pessime.
    Si alzò dal tavolino per avvicinarsi al bancone e vedere chi era entrato.
    Non ispirava il massimo della fiducia un oste con le dita sporche di inchiostro ma molti lo conoscevano e nemmeno ci badavano. Alcuni lo reputavano anche un poeta buono, anche se i complimenti lo mettevano a disagio.
    La figura che si trovò davanti era anche troppo conosciuta.
    Julien sorrise gentilmente alla ragazza che era appena entrata con fare tranquillo e quasi annoiato dentro il locale.
    -Buongiorno- le disse mentre richiudeva il lato del bancone alle sue spalle, mettendosi dietro la lunga tavolata di legno.
     
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  2. Flore Agnés Guibeaux
     
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    Aveva le mani intorpidite e doloranti per quanto aveva cucito quel giorno: aveva ricamato cinque intere tovagliette di merletto, con filo bianco, quasi vedeva doppio, ma ne era valsa la pena, l'avevano pagata proprio bene per quelle cosette da nulla...pareva che i suoi lavori piacessero alle donne aristocratiche e non.
    Aveva bisogno di svagarsi però, perché non ce la faceva più, di bere qualcosa...la irritava il pensiero di andare da Julien, ma tanto sapeva che ci sarebbe andata, dannata lei...sì, il suo locale era il più vicino...
    Entrò con espressione annoiata
    -Buongiorno-
    le disse gentile l'uomo...sembrava più magro del solito, i suoi occhi chiari brillavano splendidamente...a lei neanche piacevano gli occhi chiari...
    -Non è proprio buono...-
    disse, sedendosi ad una delle sedie di legno poste di fronte al bancone, mentre si liberava del cappuccio largo della veste che portava
    -Fammi bere qualcosa-
    disse esausta, mentre muoveva le dita
     
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  3. Julien Gautier
     
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    Ormai il tono duro e stanco di Flore neanche lo stupiva più.
    A volte non sapeva se era meglio chiederle come andasse o tacere, in entrambi i casi rischiava di innervosirla.
    Abbassò lo sguardo sulle mani sottili della ragazza e trattenne un sospiro nel vederle arrossate per il tanto lavoro.
    Il viso era stanco ma sempre maledettamente perfetto. I capelli chiari, liberati del cappuccio che indossava poco prima, le ricadevano sulle spalle e in parte erano raccolti.
    Julien sapeva bene i gusti di Flore, ormai dopo anni che la conosceva non c'era bisogno le chiedesse cosa voleva in particolare.
    Prese un boccale pulito e vi versò dentro della birra scura e leggermente densa.
    -Ho sentito che ne hai di lavoro, ultimamente- commentò Julien mentre le porgeva il boccale, posandolo sul bancone, davanti a lei
     
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  4. Flore Agnés Guibeaux
     
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    Centrava sempre la cosa che le dava pensiero o la irritava e questo se possibile la lasciava ogni volta più urtata e un po' sorpresa...possibile che fosse così trasparente per lui? Bah...in quel caso aveva fatto solo un'affermazione però...
    -Sì e sono fortunata-
    disse, prima di bere un goccio della birra che aveva di fronte...perfetta come al solito
    -Ma quando è troppo è troppo...piuttosto, qui è un po' deserto-
    disse guardandosi intorno...l'orario non era dei migliori per bere in effetti
     
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  5. Julien Gautier
     
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    Julien annuì alzando appena le spalle
    -Solo la sera è affollato..- rispose semplice mentre poggiava la schiena al muro dietro di lui.
    -In parte grazie all'attrazione della casa di Madame Lacroix- aggiunse con un sorrisetto sarcastico
    Quel bordello faceva popolare la strada di sera e chi era appena uscito o sarebbe entrato là dentro finiva per prendersi qualcosa da bere nel locale dei Gautiers.
     
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  6. Flore Agnés Guibeaux
     
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    Flore esibì un'espressione quasi disgustata
    -Bah, gli uomini...-
    disse, prima di bere un altro sorso...chissà perché ora la stava guardando in quel modo intenso...che diamine, voleva distogliere quegli occhi o no? Si sentiva a disagio quando la guardava per troppo tempo
    -Non dico tutti gli uomini, sta tranquillo-
    aggiunse, cercando di indovinare qual fosse il punto del suo discorso che lo feriva
     
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  7. Julien Gautier
     
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    Julien abbassò il viso sbuffando un timido sorriso
    -Come sta tua madre?-
    chiese rialzando gli occhi verso quelli chiari e graziosi di Flore.
    Sua madre aveva spesso problemi di salute e i pochi soldi che guadagna come insegnante di pianoforte dovevano bastarle per tirare avanti e comprarsi medicine. Flore la aiutava come poteva..
     
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  8. Flore Agnés Guibeaux
     
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    Era sempre gentile quel Julien...lei alzò appena le spalle
    -Come al solito...è un po' debole ultimamente, ma si riprenderà-
    di solito non era ottimista, ma in quel caso lo doveva essere
    -Sei gentile a preoccuparti-
    gli disse, anche se stava usando un tono vago, come se non le importasse che lui se ne interessava, in realtà gliene era grata...
     
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  9. Julien Gautier
     
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    La madre di Flore era sempre stata affettuosa nei suoi confronti. Sembrava fragile ma era più tenace di quanto non desse a vedere..Julien aveva sempre pensato che in fondo Flore era un po' l'opposto di sua madre. Ma non era nessuno per giudicarla..forse non la conosceva nemmeno così bene come credeva.
    Julien le fece un cenno come per scusarsi un momento e si allontanò oltre una porticina dietro il bancone.
    Tornò con un sacchetto di carta, il contenuto era caldo e profumava di zucchero.
    -Quando vai a trovarla, oggi, puoi portarle queste?-
    Quando Madame Guibeaux si sentiva meglio scendeva da casa per una passeggiata e si fermava un'oretta al bar, a volte Julien lasciava che leggesse uno dei suoi lavori. Ordinava sempre un paio di madeleine. Julien sapeva che piacevano anche a Flore.
     
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  10. Flore Agnés Guibeaux
     
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    Florse si fece scappare un sorrisetto addolcito, prima di prendere la busta...sapeva già cosa conteneva dall'odore buono.
    -Bravo, tante attenzioni per mia madre e poche per me...-
    disse, pensando che ci fosse una madeleine solo per sua mamma
     
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  11. Julien Gautier
     
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    Julien dischiuse le labbra, incerto sulla risposta.
    Gli fecero piacere quelle parole ma si trovò tentennante su cosa dirle.
    -C'è..ne ho messa una anche per te..tua madre mi ha detto che mangi sempre un pezzo della sua- disse sincero. Non riuscì a trattenere un sorriso addolcito
     
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  12. Flore Agnés Guibeaux
     
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    Florse corrugò la fronte e arricciò appena il naso, prima di sbirciare dentro la bustina...era vero
    -Mh...grazie-
    disse con tono un po' irritato...che diamine, non se la aspettava proprio quella mossa,ma che ne sapeva che aveva parlato con sua madre? Mmmh...la infastidiva quando Julien riusciva a capirla.
     
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  13. Julien Gautier
     
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    Julien abbassò il viso mentre puliva un boccale con un panno asciutto.
    -Ho visto il pizzo che hai ricamato a Melusine, è molto carino-
    le disse ricordando quel tessuto bianco che la bambina gli aveva mostrato sulla sua gonna il giorno prima, piroettando come una signora alla moda. Melusine aveva detto che l'aveva ricamato da sé ma Julien aveva riconosciuto la mano di Flore in quel lavoro prima che Hyacinthe gli puntualizzasse il vero autore.
     
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  14. Flore Agnés Guibeaux
     
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    Flore lo guardò sollevando un sopracciglio
    -Certo, sono una professionista-
    disse, mentre beveva un sorso della bevanda
    -Quella sciocca si vanta di averlo fatto lei, quando non è capace neanche di prendere in mano un gomitolo-
    disse con una smorfia disgustata in viso
    -Ma tu come fai a sapere che l'ho cucita io?-
    domandò curiosa
     
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  15. Julien Gautier
     
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    -è una bambina, dopotutto- rispose semplice, alzando le spalle
    -Ma tu come fai a sapere che l'ho cucita io?-
    Julien aprì la bocca per rispondere ma fece passare qualche attimo prima di farlo
    -Me l'ha detto sua sorella, è venuta con lei ieri. Hyacinthe, non Luthien- precisò
     
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57 replies since 5/3/2010, 21:32   235 views
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