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Isabelle Eurydice Eròs.
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Le notti di Isabelle erano diventate meno tormentate dai brividi provati per il freddo o per la solitudine, perché lei e Sebastien avevano preso a dormire nello stesso letto tutte le notti; Isabelle non sapeva bene perché, ma sapeva che si sentiva così protetta e tranquilla che non voleva rinunciare a dormire al suo fianco, coccolata dal suo profumo e dalle sue carezze.
Spesso si addormentavano tardi perché cominciavano a parlare e quando non erano stanchi, conversavano fino a notte inoltrata, parlando di tutto, dalla cosa più inutile e divertente, agli argomenti più seri: quella sera era stavano toccando un argomento serio.
-Sebastien non posso stare tranquilla...-
Isabelle stava sospirando, mentre cercava di coprirsi di più con la coperta
-Non puoi neanche preoccuparti...non mi prenderanno-
lui cercava di rasserenarla, sorridendole.
Isabelle sospirò sonoramente, scuotendo appena la testa
-Mi sembra pericoloso, troppo rischioso per te, tutta questa situazione...sicuramente anche per gli altri è così, ne sono certa, ma...ho paura lo stesso-
in quelle settimane era nato un legame forte e strano che legava i due sposi e almeno Isabelle si sentiva molto più vicina a lui, di quanto nno lo fosse prima; era bastato conoscerlo e capire che persona fosse, ossia una persona deliziosa.. -
Sebastien D'Angeaux.
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Mentre la ascoltava, Sebastien carezzava i capelli di Isabelle, ravviandoli dietro le sue magre spalle diafane.
-Non permetterei che venga fatto del male a nessuno...-
-Io sto parlando di te-
ribadì Isabelle. Il marito addolcì appena lo sguardo, cercando di infonderle più sicurezza che poteva.
-Lo faccio per quello che credo.-
sentenziò sincero
-Credo che valga la pena rischiare-
aggiunse in tono sicuro e maturo
-Ma non voglio che te ne preoccupi tu...-
le disse carezzando la sua pelle, mentre le dita le solcavano i capelli.
-Se dovesse succedermi qualcosa non arriveranno mai a te o alla tua famiglia-
le ricordò
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Isabelle Eurydice Eròs.
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Isabelle sbuffò una leggerissima risata
-Non mi preoccupo di questo, sono solo in ansia per te-
ribadì alzando appena le spalle
-So per cosa lo fai e ti stimo perché non so se riuscirei a fare altrettanto-
aggiunse ammirata, mentre gli rivogeva un sorriso. -
Sebastien D'Angeaux.
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-Non devi farlo-
le disse, appena più serio
-Stai fuori da questa faccenda-
aggiunse carezzandola dolcemente per attenuare il suo tono, che forse si era indurito
-Come potresti girare le spalle alla tua famiglia...-
mormorò comprensivo. -
Isabelle Eurydice Eròs.
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-Sarei pronta a farlo per una buona causa...insomma non tutto quello che decide la mia famiglia deve essere giusto no?-
esclamò la donna con un lieve sorriso
-Ad ogni modo, non riesco a non preoccuparmi, anche se so che sei molto bravo a recitare-
disse ridacchiando appena. -
Sebastien D'Angeaux.
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Sebastien rise dolcemente
-Non posso essere bravo in tutto-
le disse, implicizzando che troppo spesso Isabelle gli faceva complimenti.
Nel passarle due dita sulla guancia, Sebastien indugiò appena a lato delle sue labbra, che sentì appena più fredde.
-Hai freddo?-
le chiese subito. -
Isabelle Eurydice Eròs.
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-Un po'-
ammise Isabelle, prima di rispondergli a quello che le aveva detto poco prima
-Ad ogni modo credo che la tua sia modestia-
gli disse sorridendogli, emntre arricciava leggermente il naso per il tocco della mano dell'uomo.
Quella mano così calda e morbida la rendeva così tranquilla e a volte la agitava, anche se questa ultima sensazione veniva repressa o scambiata per un'altra.
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Sebastien D'Angeaux.
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Sebastien sorrise facendo cenno di dissenso con la testa
-Vieni-
mormorò facendosi appena più avanti, per prenderla tra le braccia.. -
Isabelle Eurydice Eròs.
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Isabelle gli sorrise e si fece appena più avanti con il busto, quel poco che le bastava per essere attorniata dalle braccia dell'uomo e sentirsi, come sempre quando la abbracciava, come se fosse in una strana dimensione dove il tempo era inesistente o comunque irrilevante e dove l'aria pesava molto di meno ed era addirittura profumata e serena.
Isabelle si accorse che stava sorridendo, mentre il suo viso era poggiato al petto di Sebastien e si sentì un po' arrossire...che diavolo le succedeva da qualche tempo? Non riusciva a stare senza un suo abbraccio per più di un giorno...
-Così mi vizi lo sai?-
disse sorridendo di nuovo sul suo petto. -
Sebastien D'Angeaux.
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Le dita di Sebastien tornarono a carezzare dolcemente la chiena di Isabelle, coperta dal sottile lino della camicia da notte.
L'uomo chiuse gli occhi mentre respirava il profumo fresco di sua moglie. Quei momenti erano così perfetti che a Sebastien non importava se Isabelle non lo ricambiasse...sapeva che l'amore che provava per lei era ricambiato con sincero affetto, perchè non dubitava che comunque Isabelle gli volesse bene. Forse come si vuole bene ad un fratello maggiore...
Ad ogni modo Sebastien non avrebbe rinunciato a stringerla tra le braccia, affondando il viso tra i suoi capelli lunghi e morbidi, a meno che non constatasse che la cosa infastidisse Isabelle...eppure non gli sembrava fosse così
-Così mi vizi lo sai?-
-E che c'è di sbagliato-
rispose lui mantenendo gli occhi chiusi, mentre rallentava il ritmo delle carezze sulla sua schiena. -
Isabelle Eurydice Eròs.
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-Dopo mi abituo ad essere coccolata così da te...-
esclamò la ragazza con voce flebile, mentre sentiva il cuore dell'uomo battere con ritmo regolare e forse poco più veloce del normale.
Isabelle sollevò appena il viso per guardare quello di Sebastien e avrebbe voluto parlare dicendogli che era felice di averlo accanto, ma non le uscirono le parole, né alcun suono.
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Sebastien D'Angeaux.
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Alle parole di Isabelle, Sebastien aprì appena gli occhi, grato che la ragazza non potesse vedere la malinconia che celava in essi.
Appena la sentì muoversi, la guardò cercando di nascondere ogni espressione. Quando incontrò i suoi occhi si sentì privo di difese...
Nonostante fosse quasi buio, quell'azzurro penetrante brillava nel suo. Eppure non riusciva a coglierne i sentimenti.
-Pensi mai a come sarebbe stata la tua vita se non mi avessi dovuto sposare?-
domandò a bassa voce, quasi spaventato da quella che poteva essere la risposta
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Isabelle Eurydice Eròs.
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Isabelle sospirò appena, prima di sbuffare un amaro sorriso
-All'insegna della gelosia, della confusione e della rabbia, probabilmente-
gli disse, come risvegliandosi da un sogno, quando dovette rispondergli...quei suoi occhi erano magnetici.. -
Sebastien D'Angeaux.
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-E invece adesso?-
chiese senza pensarci, continuando a solcare con le dita le ciocche di capelli che le carezzavano la schiena. -
Isabelle Eurydice Eròs.
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La domanda la colse impreparata, perché in realtà non se la era mai posta in modo così diretto.
Isabelle sollevò lo sguardo e fece incontrare di nuovo i loro occhi, anche se con qualche incertezza
-Sai che non mi sono mai posta la domanda?-
ammise sorridendo appena
-Ma se non me lo sono mai chiesta, suppongo che voglia dire che niente va male con te...-
gli disse, rivelando ciò che provava, anche se non era facile..