20 dicembre

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  1. Luthièn Sejan
     
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    La prigione era più fredda e squallida del solito, le paresti parevano più sudice e più nere, così come i visi sporchi e smunti dei prigionieri.
    Luthièn era andata a trovare con Daniel un amico di famiglia che Leonard Phèdre aveva sbattuto in galera solo perché era stato trovato a parlare con Roxanne...e a Leonard sembrava strano che qualcuno potesse parlare con lei.
    -Certo che è ridotto male...-
    esclamò Luthièn preoccupata, mentre camminavano per piazza del condannato.
    -Gli hai dato il pane che avevi sotto il vestito?-
    le chiese Daniel
    -Sì...speriamo non si faccia beccare-
    -Paul non è scemo come te-
    -Sei gentile...-
    Luthièn storse il naso, anche se gli sorrideva
    -Damien ti dice di peggio-
    Daniel faceva di tutto per andare a parare su quell'argomento
    -Infatti anche lui è molto gentile-
    rispose la ragazza ironica
    -Non c'entrava nulla adesso questo argomento-
    aggiunse un po' impacciata
    -C'entra sempre in realtà-
    -Sta zitto...-
    -Solo perchè...-
    -Sta zitto!-
    -Va bene-
    Daniel rise di gusto, mentre la sorella lo guardava torva.
    L'espressione della ragazza cambiò in un lampo: vide attraversare la strada di corsa da un uomo magro e un po' malconcio, capelli scuri e vestiti rovinati...le sembrava Jethro, ma che stava facendo? La ragazza alzò le spalle e continuò a discutere con il fratello, quando vide correre di fronte a lei lo stesso Damien e allargò stupita gli occhi
    -Allora che c'è? Ti muovi?-
    la esortava intanto Daniel
    -Ahm...tu va avanti, io torno dopo-
    -Perché?-
    Daniel aveva assunto uno sguardo fin troppo malizioso
    -E smettila!-
    -Va bene non indago oltre...basta che non ti cacci nei guai-
    Daniel le baciò una tempia e si avviò per la strada con le mani in tasca e stringendosi nelle spalle per il freddo. Luthièn decise di seguire Damien...voleva capire che stavano combinando quei due...

    Edited by Luthièn Sejan - 17/11/2008, 21:07
     
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  2. Damien De Virgie
     
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    -Aspetta, aspetta! non lo trovo-
    rise Damien frugando nella tasca
    -Muoviti!-
    incitò frettoloso Jethro
    l'amico prese a correre ancora cercando il suo candelotto. Quando lo trovò alzò lo sguardo per cercare Jethro, ma quello era già corso per il vicolo della guardia.
    -Ci fosse una volta che mi aspetta...-
    borbottò Damien riprendendo a correre.
    Girò per il vicolo della guardia e si appiattì al muro, accanto a Jethro. Insieme buttarono due candelotti sulla terrazza dell'ufficio delle guardie.
    Esplodendo, i petardi distussero le finestre che andarono in mille pezzi
    I due si lasciarono ad un lieve sorriso soddisfatto per il trambusto all'interno dell'edificio. Era come lanciare un sassolino tra una manciata di galline.
    Jethro accese un fiammifero sfregandolo alla guancia di Damien, ruvida per la corta barba. Lui lo guardò torvo prima di accendere un altro esplosivo, accostandolo a l'altro che Jethro teneva in mano
    -E questo per scena-
    mormorò Damien prima che entrambi gettassero ai loro piedi i due esplosivi.
    Mentre entrambi scappavano, Damien si girò per un secondo, per assicurarsi che nessun soldato li seguisse.
    Sgranò gli occhi e si fermò istintivamente appena vide Luthièn avvicinarsi al punto esatto dove stavano per esplodere gli ordigni che avevano piazzato lui e Jethro
    -Ci vediamo dopo, cagnaccio-
    esclamò urgente, prima di correre più veloce che poteva verso la ragazza.
    Lei sembrava aver appena capito il pericolo quando Damien le si gettò addosso, sollevandola e sistemandosela alla meglio su una spalla, senza smettere di correre.
    -Ma perchè stai sempre nel posto sba...-
    -...aaaaaah!!-
    Damien venne interrotto dal fracasso dell'esplosivo e dall'urlo perforante di Luthièn.
    L'esplosione li spinse addosso ad un muro, ma Damien lo colpì con l'altra spalla, per non far del male a Luthièn
    -Perdiana-
    mormorò tra l'infastidito ed il dolorante.
    -Per fortuna c'è Jack-
    aggiunse in un sussurro, aprendo un passaggio dell'uomo.
    Vi entrò e lo richiuse, poggiando Luthièn per terra. Sedette anche lui e si passò una mano sulla spalla con un sospiro
    Il corridoio dentro cui si erano nascosto era abbastanza buio e stretto...Damien si chiedeva dove Jack avesse trovato il tempo ed il modo per scavare tutti quei passaggi, che lui aveva imparato a memoria da quando aveva tredici anni.
    -Stai bene?-
    chiese a Luthièn, cercando di metterla a fuoco in quel buio
    Quando ci riuscì sgranò gli occhi sconcertato e si mise in ginocchio, accanto a lei, che si era accasciata da quando l'aveva lasciata a terra.
    -Luthièn?-
    la chiamò incerto, prima di girarla e tenerla tra le braccia, con la schiena poggiata alle sue ginocchia
    -Perchè diavolo sei così fragile...-
    sussurrò tra lo scocciato ed il preoccupato
    Le passò una mano sulla guancia...non voleva certo schiaffeggiarla, però le diede qualche piccolo colpetto.
    Avvicinò il viso al suo per sentire se respirava ancora... in quel momento gli occhi verdi di lei incontrarono, abbastanza confusi, quelli cerulei di lui.
     
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  3. Luthièn Sejan
     
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    Era successo tutto così in fretta che la testa di Luthièn prese a girare: si rese solo conto di aer viso Damien venirle addosso e caricarsela in braccio, prima di sentire una fortissima spinta. Ma dove si trovava in quel momento? Non riconosceva nulla a causa del buio e inoltre le veniva difficile aprire del tutto gli occhi, così che li lasciò semi aperti per cercare di abituarsi all'oscurità e distinguere la figura accanto a lei, che doveva essere Damien a giudicare dall'odore che c'era nell'aria...sì, inconfondibilmente il suo.
    Inspirò più forte quando la testa si fermò e aprì gli occhi, trovandosi davanti subito quelli chiari del ragazzo; era impreparata ad averlo così vicino, infatti indietreggiò di scatto con la testa, sbattendo alla parete che si trovava dietro di lei.
    -Che stavi facendo?-
    gli chiese, passandosi una mano su un punto della testa, mentre sentiva l'eco della sua voce tornare indietro.
     
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  4. Damien De Virgie
     
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    Damien esclamò stupito quando la vide, facendosi indietro.
    Fece una smorfietta simpatizzante dolore, quando Luthièn sbattè la testa
    -Mi stavo assicurando che non fossi deceduta-
    le rispose appena torvo...chissà cos'aveva pensato.
    -Come stai?-
    le chiese poi
     
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  5. Luthièn Sejan
     
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    Luthièn sorrise appena, ancora confusa, per l'espressione di Damien, anche se non riusciva a vederlo completamente.
    -Io...io sto bene, tu piuttosto-
    gli disse, poggiandogli delicatamente una mano sulla spalla che aveva battuto e che lui stesso si massaggiava poco prima.
     
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  6. Damien De Virgie
     
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    il ragazzo tirò via istintivamente la spalla
    -Ahu-
    mormorò immediatamente
    Luthièn lo guardò tra il divertito e lo scettico
    -Fammi vedere-
    -No! Mi fai male-
    protestò lui indietreggiando per quando lo stretto corridoio gli permettesse.
    -Smettila di fare il bambino!-
    echeggiò Luthièn avvicinandosi ancora. Damien si alzò istintivamente e sbattè la testa alle pietre del soffitto, che era molto basso.
    Tornò seduto con un broncio dolorante.
    -Come ti pare-
    mormorò rilassando i muscoli
     
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  7. Luthièn Sejan
     
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    Appena il ragazzo si sistemò a terra e si mise seduto bene, Luthièn gli fece togliere il maglione e cercò di alzargli la manica della camicia fino alla spalla, anche se non era una cosa facilissima; in ogni caso non gli avrebbe chiesto di togliersi alcunché...
    -Dov'è che ti fa male?-
    gli chiese Luthièn gentile
    -Lì dove mi stai toccando da un'ora-
    si lamentò Damien, mentre Luthièn mugugnava seccata
    -E' solo un livido, anche se un po' esteso...passerà in pochi giorni-
    esclamò con un tono professionale
    -La botta in testa ti ha fatto diventare acido?-
    gli chiese appena divertita
     
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  8. Damien De Virgie
     
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    Damien annuì
    -Mh mh...dovresti saperlo...tu quanti anni fa l'hai sbattuta?-
    chiese ironicp
     
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  9. Luthièn Sejan
     
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    Luthièn stava, menter Damien parlò, rimettendogli la giacca sopra e quando sentì quello che le aveva detto, urtò volontariamente la sua spalla dolorante, prima di fargli rimettere il caldo maglione.
    -Ops...-
    esclamò scettica
     
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  10. Damien De Virgie
     
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    -Non fai che confermare la mia affermazione-
    mormorò rancoroso Damien, ripassandosi la mano sopra la spalla
    -Che ci facevi lì, comunque-
    chiese poi
     
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  11. Luthièn Sejan
     
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    Luthièn rispose con uno sguardo altrettanto torvo e poi gli rispose
    -Ero con mio fratello...siamo andati a trovare un amico in prigione e...-
    Luthèn si fermò, poiché voleva saltare la parte del racconto dove aveva deciso di seguire Damien
    -...e poi non so cosa sia successo in realtà-
    concluse guardando Damien interrogativa
     
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  12. Damien De Virgie
     
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    Damien sgranò gli occhi
    -M...ma io non ho visto Daniel-
    disse sconvolto...possibile che si era lasciato alle spalle l'uomo senza accorgersi della sua presenza? Era scappato in tempo?
     
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  13. Luthièn Sejan
     
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    Luthièn comprese la sua preoccupazione e si sbrigò a puntualizzare
    -Si è allontanato prima, non ti preoccupare-
    gli disse con un mezzo sorriso.
    Damien sospirò
    -Scusami-
    disse Luthièn, soridendo per la sua espressione
    -Ma insomma che cosa è successo?-
    chiese di nuovo
     
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  14. Damien De Virgie
     
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    Sollevato per la sua risposta, Damien sorrise appena
    -Io e Jethro abbiamo creato un po di scombussolamento-
    rispose casuale
    -Niente di particolare-
    aggiunse con un'alzata di spalle, che gli costò un mormorio infastidito
    -Non so quale spalla mi fa più male...certo, tu pesi un sacco-
    scherzò mettendo le mani avanti per parare eventuali attacchi
     
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  15. Luthièn Sejan
     
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    Luthièn ricordò per un momento le parole di Daniel e sbuffò appena
    -Nessuno ti ha detto di mettere quell'ordigno proprio lì-
    esclamò un po' acida
    -E poi è solo un livido-
    aggiunse, scuotendo la testa
     
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