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Victoire Bonnet.
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Victoire zoppicava appena mentre si dirigeva sicura verso la piccola sorgente che si trovava ad un centinaio di metri oltre gli alberi che vedeva davanti.
I suoi riccioli rossi saltavano lucenti ad ogni piccolo balzo che faceva la ragazza per non sforzare il ginocchio che si era ferita.
Sentiva qualche goccia di sangue correrle lungo la gamba, sotto la sbucciatura.
Victoire sbuffò in una piccola smorfia di dolore. Era caduta poco prima mentre correva come una scema dietro ad una lepre.
Le faceva male anche una mano che aveva ferito, anche se di striscio, nel tentativo di frenare la caduta.
Appena raggiunse la radura dove c'era la sorgente, la ragazza non prestò attenzione a nient'altro e si diresse verso le rocce da dove sprizzava dolcemente l'acqua fresca.
Si chinò e passò una mano sotto il getto d'acqua, sospirando sollevata per la sensazione piacevole che le dava sulla lieve ferita.
Alzò di un poco la pesante gonna , abbastanza per mostrare la sbucciatura sul ginocchio.
Fece per prendere dell'acqua nel palmo della mano per pulire via il sangue quando vide a qualche passo da lei, esattamente davanti la fonte, un uomo seduto a terra, con in mano una grafite e un blocco di fogli si carta. La guardava perplesso e Victoire ne intuì il perchè. Evidentemente stava ritraendo la sorgente quando, senza accorgersene, lei vi si era seduta accanto per rinfrescarsi le ferite.
-Ah...perdonatemi-
si scusò cercando di non sembrare divertita
. -
Robert Jacques Cyprienne.
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Robert era ispirato quel giorno. Era tornato da poco da un viaggio che aveva fatto in Spagna e ora cercava di godersi l'aria di casa e gli spendidi panorami che c'erano a Mauvaiserose e anche la stessa cittadina reputava essere molto bella.
Decise di dirigersi verso il bosco e la sua attenzione venne attirata da una piccola fonte dalla quale sgorgava dell'acqua fresca e trasparente...sembrava fosse purissima e incontaminata, inoltre si sposava perfettamente con il resto della natura circostante; Robert non poteva non dipingere un così bel quadro.
Si sedette su una roccia che si trovava davanti allla fonte e dopo aver poggiato il suo cappotto a terra (anche se provava un po' di freddo non riusciva a lavorare con quel pesante cappotto sulle spalle, poiché gli impediva dei movimenti), prese a fare uno schizzo di ciò che vedeva di fronte a lui: prima ritrasse i contorni abbozzati di ogni cosa e mano a mano che andava avanti disegnava i particolari e il disegno appariva sempre più dettagliato. Robert passava il carboncino in modo lieve sul foglio che aveva davanti; si fermò a ritrarre un ciuffo particolarmente intricato di erba e quando sollevò il capo si accorse che una ragazza era comparsa di fronte a lui e che lo guardava incuriosita, mentre lui le rivolse uno sguardo perplesso.
-Ah...perdonatemi-
-Non fa nulla-
esclamò Robert, notando il rosso che si intravedeva dalla gamba della ragazza, lo stesso rosso che vedeva scorrere nell'acqua della sorgente e sparire in modo repentino, ridando il colore naturale a quell'acqua.
-Avete bisogno che vi porti da un dottore? Sanguinate-
disse di nuovo alzandosi in piedi e dirigendosi verso di lei. -
Victoire Bonnet.
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Victoire alzò il ginocchio per guardare la ferita, che le era ricominciata a bruciare
Appena vide l'uomo alzarsi si distrasse e si sbilanciò all'indietro.
Fortunatamente si sentì afferrare al polso e tornò in piedi.
Scoppiò in una lieve risata
-Vi ringrazio, non volevo disturbarla signore-
disse poi, una volta rilassato il suo sorriso
-N-no no non ho bisogno di un dottore-
aggiunse poi, ricordando le parole dell'uomo
-Stavate dipingendo?-
chiese curiosa, guardando interessata la tela dell'uomo.. -
Robert Jacques Cyprienne.
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Robert guardò con aria apprensiva la ferita della ragazza e poi tornò ad osservare il suo viso vispo e allegro
-Sì-
rispose l'uomo in modo gentile ma riservato;era un po' timido con le persone che non conosceva bene.
Robert si rese conto solo in quel momento di quante cose le aveva detto lei e del suo misero "sì" per risposta
-Ehm...non mi avete disturbato, non vi preoccupate...spero non vi siate persa-
le chiese l'uomo un po' spaesato. -
Victoire Bonnet.
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Victoire alzò lo sguardo dal disegno
-Mh? Oh, no vengo spesso qui-
rispose raggiante
-è meraviglioso...-
complimentò poi, chinandosi per vedere meglio la tela
-è-è soltanto uno schizzo-
-Siete un artista famoso?-
domandò eccitata la ragazza, mentre i suoi occhi azzurrini lo guardavano curiosi
. -
Robert Jacques Cyprienne.
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Robert stava per rispondere un sicuro no, quando prima di parlare dovette fare una composta risata
-Non per essere modesto, ma no, non sono affatto famoso tranne che tra i miei familiari-
le disse, mantenendo un piccolo sorriso gentile
-Quindi abitate nei paraggi...ne sono felice...anche se mi offrirò personalmente di riaccompagnarla, considerata la gamba-
le disse di nuovo...era quasi scioccato da se stesso per tutte quelle parole che aveva detto ad una persona semi sconosciuta.. -
Victoire Bonnet.
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Victoire scosse la testa
-No, non abito nei paraggi. Vivo in un villaggio non molto lontano da qui. Vengo in città quando mia madre viene a vendere la merce del vecchio artigiano per cui lavora-
rispose tranquilla.
-Non vi dovete scomodare, signore-
cocnluse con un sorriso
-Se mi volete scusare-
mormorò prima di allontanarsi per prendere dell'acqua con un lembo del vestito.
Passò il pezzo di stoffa bagnato sulla sbucciatura del ginocchio e mormorò un lieve lamento, prima di sbufare un sorrisino...
Lanciò uno sguardo al pittore e lo rivide all'opera
-Dipingete soltanto paesaggi di natura?-
domandò improvvisamente. -
Robert Jacques Cyprienne.
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Robert strinse appena gli occhi immaginando il dolore che le doveva provocare, anche perché la ragazza sembrava gracile, quindi quella sbucciatura risultava ancor più grave.
Osservò con quale maestria la ragazza riuscì in un batter d'occhio a fasciarsi la gamba e solo quando quella ebbe finito di porgli una domanda si accorse che aspettava una risposta
-Cos...paesaggi? Oh no...dipingo qualsiasi cosa che mi risalti agli occhi-
forse con il suo dipingere aveva preso ad osservare un po' troppo...
Robert notò il bel colore dei capelli della donna e come questi stessero bene con i suoi occhi chiari e vivaci.
-In ogni modo, insisto per ccompagnarla; non ci metterò molto a prendere un cavallo, sempre se vuoi acconsentite-
non le piaceva proprio lasciare una ragazza così ferita in mezzo al bosco.. -
Victoire Bonnet.
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Victoire sorrise grata
-Siete davvero un gentiluomo ma insisto perchè non vi preoccupiate per me, sto molto meglio ora, grazie-
disse tranquilla
-E poi non vorrei passare una bella giornata come questa chiusa in casa-
aggiunse divertita
-Ce ne sono così poche in inverno...-
osservò mentre si avvicinava all'uomo.
Senza volere le cadde l'occhio su una borsa al suo fianco, dentro sembrava esserci una grossa cartella di cuoio
-Quelli sono vostri disegni?-
domandò curiosa, accennando con la testa alla borsa.
L'artista annuì e Victoire addolcì appena l'espressione, incredibilmente interessata...non aveva mai visto i lavori di un pittore
-Potrei...?-. -
Robert Jacques Cyprienne.
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Appena vide che lo sguardo della ragazza si era posato sulla sua borsa provò due emozioni contrastanti allo stesso momento: si sentiva in qualche modo lusingato dalla curiosità della ragazza verso la sua pittura, ma anche restio a mostrarle i suoi lavori, poiché non erano molto belli, né accurati.
-Volete vedere i miei disegni?-
le chiese, anche se lo aveva compreso; infatti la ragazza annuì allegramente e Robert, sentendosi un pochino strano, prese la borsa e ne fece uscire tutti i suoi disegni.
-Sono in ordine di composizione, dal più nuovo al più vecchio-
esclamò porgendole la borsa e passandosi una mano dietro il collo, leggermente imbarazzato.. -
Victoire Bonnet.
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Victoire sedette a terra e prese i disegni con delicatezza. Non voleva certo rovinare le opere d'arte dell'uomo.
Già al primo disegno a carboncino non trattenne un verso di stupore
-è...è meraviglioso!-
esclamò osservando estasiata tutti i dettagli di quel ritratto
-è una ragazza bellissima...vostra moglie?-
-Oh no è mia sorella, Cecilia-
Victoire riconobbe in effetti, che gli occhi della fanciulla ritratta erano gli stessi dell'artista, scuri ma caldi e teneri...e emanavano la stessa sensazione di mistero.
In basso, su un angolo del foglio, era scarabocchiato un nome.
-Robert...Cyprienne?-
lesse incerta
-vi chiamate così?-
domandò rialzando gli occhi sull'uomo
. -
Robert Jacques Cyprienne.
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Robert si rese conto solo in quel momento che non si era neanche presentato alla ragazza, così tentò di raddrizzarsi per confermarle che quello era il suo nome e scusarsi per non averlo detto prima, quando sentì il piede scivolare su una roccia dietro di lui e fu costretto a fare un movimento strano e forse anche divertente per chi lo avesse visto, affatto per lui.
Riuscì a tenersi in piedi e dopo aver tossicchiato leggermente e forse arrossito, cominciò a parlare
-Ehm...sì, Robert Cyprienne...-
esclamò un po' impacciato
-Il suo nome invece?-
le chiese gentile. -
Victoire Bonnet.
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Victoire riuscì a soffocare una risata e sorrise addolcita per il buffo movimento dell'uomo.
-Victoire Bonnet-
si presentò raggiante
-Questa è vostra moglie?-
domandò tirando fuori un'altro ritratto, stavolta c'era una donna più grande della ragazza di prima. Aveva un lungo collo sottile e sorrideva come se stesse trattenendo una risata. Anche lei era molto bella. I suoi occhi grandi la incuriosivano.. -
Robert Jacques Cyprienne.
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Robert fece una leggera risata
-Non sono sposato-
esclamò l'uomo guardando il ritratto di sua sorella sulla tela
-E' anche lei mia sorella...Gisèle-
le disse, sperando che si sarebbe ricordato il suo nome, Victoire. -
Victoire Bonnet.
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La ragazza guardò stupita Robert e ridacchiò
-Siete una grande famiglia-
osservò allegra
-Abitate qui a Mauvaiserose?-
domandò curiosa.